Sostenibilità, digitalizzazione e formazione: in che direzione stanno andando i trasporti?
Sostenibilità, formazione e digitalizzazione. Fattori maiuscoli al centro dei trasporti del presente e del futuro. Saranno queste, infatti, le tre direttive da seguire per migliorare la situazione del capitale umano presente nel cluster, per stimolare aperture verso un trasporto più "moderno" e per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dichiarati (o da dichiarare).
Ne ha parlato il quotidiano Avvenire all'interno di un recente articolo, ponendo l'attenzione su tre aspetti che racchiudono le tre linee direttrice citate sopra. Vediamoli insieme.
CAPITALE UMANO - Formazione e reperimento rappresentano, ad oggi, due cime da scalare per le aziende del cluster. Attualmente, infatti,il settore deve fare i conti con un'età media sempre più avanzata e pochi giovani attratti dall'idea di passare la propria vita sul camion. Urge un cambio di mentalità, prevedendo da una parte percorsi specifici già all'interno degli istituti superiori, dall'altra la necessità di cambiare la cultura della professione. I conducenti professionali, ad oggi, devono essere in grado di gestire una vera e propria unità di business, ossia il camion. Non devono solo saper guidare, ma anche devono conoscere nozioni di economia, diritto, fisica, e molto altro. Non servono solo "figure guidanti", ma manager con una chiara prospettiva di carriera. Da qui nasce l'idea firmata Golia del Truck Manager e Bus Manager (clicca qui per approfondire).
DIGITALIZZAZIONE - Big Data, Blockchain, Cybersecurity, IA prenderanno la scena (anzi, l'hanno già presa). Una digitalizzazione che comunque deve essere sempre al servizio dell'uomo e dell'azienda. Una digitalizzazione che va guidata, appunto, verso uno sviluppo sostenibile, per favorire l'automatizzazione di magazzini, centri logistici e delle imprese di tutta la filiera.
SOSTENIBILITA' - Un'indagine, condotta dall’Osservatorio Green Logistics Survey su un campione di oltre 500 direttori logistici è arrivata ad una conclusione chiara. Se il 95% delle multinazionali, influenzate anche dalle logiche Esg, ha obiettivi di sostenibilità dichiarati, lo stesso non può dirsi per le pmi, di cui ben il 45% non ha ancora dichiarato tali obiettivi. Una mare magnum incredibile. Un processo che va ascoltato e guidati, in cui deve essere fondamentale l'apporto di soluzioni gestionali indirizzate a ottimizzare e percorsi e a ridurre le emissioni. Servizi ben presenti all'interno di Golia360, un vero e proprio hub per gestire con un click le flotte aziendali (clicca qui).