Autobus e pullman: la carenza di autisti in Europa aumenta del 54%
La carenza di autisti di autobus e pullman è in aumento in Europa - lo dimostra l'ultimo report dell'IRU. Attualmente in Europa mancano 105.000 posti di guida, pari al 10% del totale di autisti professionisti. Si tratta di un aumento del 54% dal 2022, con un impatto sui servizi per milioni di utenti.
La crescita del settore degli autobus e dei pullman dopo il COVID ha aumentato la domanda di autisti e oltre l'80% degli operatori sta affrontando gravi, o gravissime, difficoltà a coprire i posti mancanti.
Il Segretario Generale dell'IRU, Umberto de Pretto, ha dichiarato: "Le aziende di trasporto in tutta Europa stanno lottando per trovare autisti. I servizi vengono già interrotti a causa della mancanza di autisti".
"La carenza di autisti di autobus e pullman è aumentata del 54% rispetto all'anno scorso, ma ciò che è ancora più preoccupante è il basso tasso di giovani che entrano nella professione rispetto all'alto tasso di pensionamento degli autisti più anziani", ha aggiunto.
Prospettive a cinque anni
Guardando verso l’orizzonte 2028, la carenza di autisti di autobus e pullman in Europa dovrebbe più che raddoppiare. Oltre 1,2 milioni di autisti di autobus e pullman andranno in pensione nei prossimi cinque-dieci anni, mentre il tasso di nuovi assunti è significativamente inferiore.
Se non si interviene per attirare e trattenere i conducenti, entro il 2028 l'Europa potrebbe avere più di 275.000 posti di guida per autobus e pullman vacanti.
Divario demografico
Solo il 16% dei conducenti di autobus e pullman sono donne, una percentuale inferiore alla media del settore dei trasporti (22%) e della popolazione attiva (46%).
La professione è inoltre caratterizzata dall'invecchiamento della popolazione. Meno del 3% dei conducenti di autobus e pullman in Europa ha meno di 25 anni, mentre più del 40% ha più di 55 anni.
Facilitare l'accesso alla professione
In molti Paesi europei, l'età minima di guida per il trasporto passeggeri è compresa tra i 21 e i 24 anni. Il divario tra "scuola e ruota" è un ostacolo fondamentale per attrarre nuovi conducenti. L'età minima di guida dovrebbe essere abbassata nei singoli Paesi.
Diventare autista è anche costoso a causa degli elevati costi di patente, formazione e assicurazione.
"L'accesso a una professione che è un servizio essenziale per milioni di cittadini europei dovrebbe essere facilitato dalle autorità, non bloccato", ha dichiarato Umberto de Pretto.
I conducenti dei paesi terzi
Anche i Paesi con un'eccedenza di autisti professionisti potrebbero contribuire a coprire il divario. Attualmente, solo il 5% dei conducenti di autobus e pullman nell'UE sono cittadini extracomunitari.
Secondo l’IRU, l’accesso alla professione in Europa da parte di autisti qualificati di Paesi terzi dovrebbe essere facilitato.
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