D
H
M
S
Scopri di più
Le Ali dell'Autotrasporto
Golia - Le Ali dell'autotrasporto

Autotrasporto e decarbonizzazione: il punto

29/04/2024

Autotrasporto e decarbonizzazione. A che punto siamo? Domanda legittima, soprattutto considerando i traguardi posti dall'UE tra il 2030 ed il 2050. Risposte necessarie, per un settore chiave per tutto il tessuto economico del "Sistema Italia".

Le stesse risposte che emergono dallo studio “Lo stato dei trasporti europei”, condotto da Transport&Environment e riportato dalla penna di Marco Martinelli per trasportoeuropa.it. A cominciare dai dati. Secondo l'approfondimento, infatti, il trasporto potrebbe essere responsabile del 44% delle emissioni di gas serra da qui al 2030. Se gli altri settori riescono ad attuare politiche di decarbonizzazione concrete, il cluster dei trasporti fa invece ancora fatica. Come mai?

Anche qui servono risposte e la prima è da ricercare nella terza fonte di fatturare delle imprese di settore: il carburante. Da una parte, ad oggi, non esiste ancora competizione tra i mezzi a zero emissioni e quelli a gasolio. Tra questi rientrano anche quelli "attrezzati" per l'HVO, il cui utilizzo arriverebbe a ridurre le emissioni circa dell'80% (clicca qui). Una risorsa ancora poco sfruttata, che permetterebbe alle aziende di addolcire la transizione energetica verso le zero emissioni e, di conseguenza, all'elettrico, soprattutto durante il processo per rendere questa modalità di alimentazione sempre più efficiente anche su lunghe tratte.


Dall'altra parte, come verrà evidenziato nel la prossima edizione di "100 numeri per capire l'autotrasporto", edita da Federservice, l'International Energy Agency (IEA) stima una crescita della domanda di combustibili fossili del 40% nei prossimi 20 anni, con il barile che arriverà a costare 89 dollari nel 2030, per schizzare al 185 nel 2050. Una contraddizione da approfondire.

In secondo luogo occorre anche un maggior investimento, in termini economici e culturali, su un tipo di trasporto intermodale. Il trasporto su gomma, infatti, è ancora dominante. Questo sia per la mancanza di infrastrutture adeguate e sia per la mancanza di una programmazione adeguata. Negli ultimi 20 anni, infatti, gli investimenti per le infrastrutture stradali europee hanno superato quelli ferroviari del 66%. Anche qui, una contraddizione di fondo.



Contattaci

Grazie per averci contattato, ti risponderemo al più presto.
Si è verificato un errore, riprova più tardi....