Controlli stradali e autotrasporto: più collaborazione per un settore sempre più sostenibile
Da una parte mezzi pesanti e conducenti professionali. Dall'altra i controlli stradali. Metaforicamente, due rette parallele, che non si incontreranno mai. Letteralmente, due cardini che possono coesistere per un autotrasporto a norma e sostenibile. Ne ha parlato anche Filiberto Mastrapasqua, direttore del Servizio Polizia Stradale, intervistato durante la trasmissione Container, in onda su Radio24 e condotta dal giornalista Massimo De Donato. Abbiamo già raccontato dei controlli svolti durante la settimana "Truck & Bus", organizzata da Roadpol (leggi qui) e, soprattutto, abbiamo già rimarcato di come, guidare a norma, sia l'unica soluzione per un viaggio sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed economico.
Tre i punti su cui migliorare, i maggiormente colpiti dalle sanzioni: cronotachigrafo, inefficenze del carico e limiti di velocità superati. Ecco il commento di Filiberto Mastropasqua.
"Le tante infrazioni sul cronotachigrafo digitale? Il problema c'è ancora, inutile negarlo. Soprattutto per quanto riguarda le alterazioni, finalizzate - appunto - a modificare i risultati sui tempi di guida e di riposo. Questo influisce non solo sulla sicurezza di tutti gli utenti stradali, ma anche su quella del conducente professionale. Proprio l'INAIL ha fatto presente di quanto gli autisti siano esposti, purtroppo, agli infortuni sul lavoro. Quale tipologia di manomissioni troviamo? Sono tutte, ormai, facilmente rilevabili. Il livello della tecnologia di lettura sta avanzando. Tramite le integrazioni con il DSRC (Dedicated Short Range Communication), infatti, è possibile rilevare dei dati del veicolo in movimento con un'efficienza pari al 97%".