Italia come gli USA: accordo per militari congedati alla guida di camion
Quando ancora in vigore, il servizio militare di leva fu un’importante fonte di autisti di veicoli industriali, grazie alle migliaia di giovani che conseguivano le patenti gratuitamente mentre prestavano servizio.
Questa fonte, però, si estinse nel 2005, quando venne abrogata la leva. Da allora, il costo per conseguire le patenti per guidare i veicoli industriali è progressivamente aumentato: un forte disincentivo a intraprendere questa professione.
Un ostacolo che l’associazione dell’autotrasporto Anita cerca di affrontare con l’accordo col Circolo Ufficiali di Padova, un’intesa che rientra nel programma “Forze Armate e Accademia dell’autotrasporto”. Il programma, riporta TrasportoEuropa, vuole offrire ai militari congedati o prossimi al congedo e ai giovani autisti con patente C la possibilità di accedere a un programma di formazione per conseguire l’estensione E, le certificazioni professionali (CQC o ADR) e alcune nozioni di base sul trasporto terrestre o intermodale.
L’Italia che, anche se in piccola parte, segue l’esempio degli USA dove ormai da tempo il dipartimento del trasporto aiuta militari congedati a fare la transizione verso la professione. Esistono infatti diversi programmi che rendono più facile, veloce e meno costoso per gli autisti militari esperti ottenere una licenza di guida.