Sviluppo trasporto merci in UE: il report tra carenza autisti, costo carburante e pedaggi
Da una parte l'aumento, da qui in futuro, della domanda di trasporto merci su strada: da 1.804 bilioni di tonnellate per chilometro (B tkm) del 2020 alle 2.208 del 2028. Dall'altra una logica conseguenza. Se 4 anni fa la percentuale di posizioni scoperte fra i conducenti professionali era pari al 7%, da qui al 2028 la forbice rischia di allargarsi addirittura al 17%. Sia chiaro, non solo per l'aumento della domanda, ma anche perché il 15% dell'attuale forza lavora del settore andrà in pensione, con un basso tasso di ricambio. Sostanzialmente, nel 2028, il numero di posizioni scoperte nel settore può raggiungere le 745.000 unità. E' questo che emerge dal "The European Road Freight Rate Development Benchmark", relativo al quarto trimestre del 2023 e prodotto da IRU, upply e Ti.
Uno studio inserito in contesto che mostra quanto il settore stia cambiando, orientandosi sempre di più verso un necessario equilibrio tra sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Fra i costi da affrontare infatti, oltre a quelli appena citati, ci sono e ci saranno quelli relativi al costo del carburante e a quello dei pedaggi, altri due settori in profondo cambiamento.
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