Intermodalità, la ricetta della sostenibilità
Due anni, due traguardi. 2030 e 2050 segneranno, inevitabilmente, un punto di svolta nei trasporti e nella logistica. Entro il 2030, infatti, il 30% del traffico merci dovrà essere spostato su ferro, percentuale che si dovrà alzare al 50% entro il 2050. Da una parte risulta chiara la volontà di rendere più sostenibile, sotto la triplice direttrice dell'ambito sociale, ambientale ed economico, il settore, dall'altra rimane evidente la centralità che il cluster continuerà ad avere in futuro.
Come evidenziato durante l'appuntamento settimanale con Container, condotto dal giornalista Massimo De Donato ed in onda su Radio24, attualmente in Italia la quota di trasporti su ferro si attesta al 15% circa. Tanta strada da fare, ne ha parlato la stessa voce durante all'approfondimento dedicato in compagnia di Sabrina Defilippis, vicepresidente vicario dell'Associazione Fermerci.
"La modalità ferroviaria risulta sostenbile sia dal lato ambientale, che da quello economico e sociale. Sotto questo ultimo punto di vista, ad esempio, si riduce di molto l'incidentalià, mentre da quello ambientale si ha un'incisione migliore sulle emissioni di CO2 e polvieri sottili. Infine, promuovendo le attività produttive dei territori, tutti questi ne trarranno benefici dal punto di vista economico. La percentuale del trasporto ferroviario in Italia è ancora bassa, ma l'UE ci sta aiutando molto ad alzare queste percentuali, con potenziamenti infrastrutturali in arrivo per migliorare tutta la catena logistica. Ecco perché dovremo farci trovare pronti quando questi investimenti saranno ultimati".
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