Trasporto merci pericolose: nuova direttiva Ue
Dall’Ue arrivano procedure uniformi in materia di controllo su strada dei trasporti di merci pericolose.
La nuova direttiva 2022/1999 del 19 ottobre pubblicata nella Gazzetta Ufficiale europea dello scorso 24 ottobre, riporta Trasporti-Italia, definisce una serie di obiettivi, tra cui uniformare le procedure di controllo tra i vari Paesi Ue e individuare le principali infrazioni nel trasporto di merci pericolose, classificandole in tre categorie di rischio in funzione del livello di pericolosità per la vita umana o per l’ambiente.
Stati membri e controlli
Gli Stati membri devono accertarsi che venga controllata una proporzione rappresentativa dei trasporti su strada di merci pericolose, sulla base di una check list.
Le verifiche devono essere effettuate a campione e coprono un’ampia parte della rete stradale.
Le categorie di rischio
La direttiva classifica le infrazioni in tre categorie di rischio, dalla categoria I – la più grave – fino alla III.
1. Violazioni che possono comportare un rischio elevato di morte, lesioni gravi personali o danni significativi all’ambiente e rispetto alle quali, di norma, deve essere disposto il fermo del veicolo (ad esempio, fuga di sostanze pericolose);
2. violazioni che comportano un rischio di lesioni personali o danni all’ambiente, per le quali si rende necessario adottare dei correttivi sul posto o, al più tardi, al termine dell’operazione di trasporto (ad esempio, trasporto di merci imballate in container inadeguati);
3. violazioni che determinano un rischio ridotto di lesioni personali o di danni all’ambiente, per cui le misure correttive possono essere adottate anche nella sede dell’impresa (ad esempio, dimensioni delle targhe o delle etichette non conformi alle norme).
La direttiva entra in vigore il prossimo 13 novembre. I singoli Stati sono comunque chiamati al recepimento.