Caro gasolio: Confartigianato Trasporti elenca le priorità per l'autotrasporto
Un piccolo riassunto per comprendere l'importanza del cluster dei trasporti e della logistica. Rimanendo concentrati solo sul trasporto merci, secondo gli ultimi dati IRU, si parla di 437mila impiegati (167mila autisti) per un fatturato complessivo di 59 miliardi di euro e un numero di aziende in continua crescita. Un settore, sostanzialmente, che deve essere messo al centro dell'economia del Paese.
Per questo, relativamente al caro gasolio (prima voce di costo per le aziende del settore, fattore che evidenzieremo meglio nei prossimi giorni) Confartigianato Trasporti ha fatto il punto sulle misure da attuare per il settore:
- istituire il credito d’imposta per la fruizione dei 200 milioni, da destinare alle imprese di trasporto merci conto terzi;
- recuperare gli 85 milioni stanziati dal Decreto Aiuti ter;
- utilizzare il residuo di circa 25 milioni del precedente credito d’imposta istituito per mitigare gli effetti del caro gasolio nel primo trimestre 2022;
- escludere in via definitiva l’autotrasporto dall’obbligo di corrispondere il contributo annuale all’Autorità dei Trasporti;
- attivare presso il MIT i due tavoli di lavoro inerenti, il primo, le regole e le norme per la competitività del settore e, il secondo, la riforma del codice della strada, le revisioni e le funzionalità delle motorizzazioni.