Inail: le malattie professionali del trasporto su strada
Tra il 2015 e il 2019 il settore del trasporto su strada in Italia ha registrato un incremento occupazionale del 6%, passando da 521.700 a 552.900 addetti. Nella valutazione del rischio, bisogna considerare che le loro attività non si svolgono in un luogo fisso ma in ambienti differenti, su mezzi diversi.
Ad analizzare questa tematica è la ricerca dell’Inail “Malprof, le malattie professionali nel settore del trasporto su strada”. Lo studio analizza i dati sulle malattie contenuti negli archivi assicurativi dell’Inail e nel sistema di sorveglianza Malprof, che raccoglie e classifica le segnalazioni di malattie lavoro-correlabili che pervengono ai Servizi di prevenzione delle Asl.
Le malattie del trasporto su strada
Il report dell’Istituto ha esaminato la correlazione tra settore industriale e malattia, utilizzando l’indicatore che indica il peso di una specifica patologia nel settore dei trasporti su strada con il corrispondente peso negli altri comparti.
Analizzando i dati Malprof, è emerso che la spondilosi rappresenta la principale malattia associata al comparto. La spondilosi è una condizione degenerativa della colonna vertebrale.
Seguono le patologie dei dischi intervertebrali e alcune forme tumorali (laringe, vescica e trachea-bronchi-polmoni). Inoltre, tra i lavoratori del settore, i conduttori di mezzi pesanti e camion risultano essere la categoria più colpita da patologie associabili alla loro professione.
Calano le denunce di malattia nel trasporto
Per i trasporti su strada si registra un calo delle denunce, che passano da 501 nel 2017 a 289 nel 2021. Nelle segnalazioni pervenute tra il 2010 e il 2019 quelle con nesso positivo nella classe di età “50 e oltre” sono circa tre volte superiori a quelle per la classe di età “15-49 anni”.
Secondo il report, una possibile spiegazione di tale divario è legata ai nessi causali riferiti ai singoli periodi lavorativi, che diventano probabilmente più numerosi con il crescere dell’età del lavoratore.
Per quanto riguarda gli altri settori limitrofi a quello del trasporto, nel periodo 2010-2019 il comparto delle costruzioni è al primo posto per numero di segnalazioni di malattia professionali.
Insorgenza del rischio malattie lavoro-correlate
Dall’analisi dei dati Malprof, sono stati calcolati valori che evidenziano non solo l’insorgenza di malattie professionali ma anche di patologie lavoro-correlate. Si tratta di malattie dell’apparato muscolo-scheletrico e dei nervi periferici, che possono insorgere con l’avanzare dell’età a prescindere dal tipo di occupazione.
Tra queste, le più diffuse, soprattutto per gli autotrasportatori, sono le patologie che colpiscono schiena e arti superiori.
In aggiunta, oltre ai rischi di incidente stradale, vanno tenuti presenti anche quelli per la salute quali:
- posture fisse e prolungate;
- vibrazioni trasmesse al corpo intero;
- movimentazione manuale dei carichi;
- condizioni climatiche avverse;
- esposizione ad agenti chimici dispersi nell’aria.
I dati presentati nella scheda possono essere utili, conclude Inail, ai fini della programmazione di attività di prevenzione mirate nel settore.