Indagine della CGIA di Mestre: “In Italia mancano oltre 22mila camionisti”
Un’indagine condotta dalla Cgia di Mestre, pubblicata nei giorni scorsi, ha stimato che in Italia siano oltre 22mila i camionisti che mancano all’appello del mercato del lavoro. Una questione che non tocca solo il nostro Paese, ma l’intero territorio europeo.
Risulta sempre più complesso per le aziende di trasporto trovare autisti per guidare i Tir. Stress, impegno fisico e orario di lavoro che si distribuisce lungo la gran parte della giornata sono tra le principali ragioni, secondo l’indagine, che allontanano al momento i giovani da questa professione. Occorre quindi al più preso invertire la rotta, modificando le barriere all’ingresso e rendendo più appetibile l’attività. Il rischio, come evidenziato dalla CGIA di Mestre, è che tanti “semilavorati e prodotti finiti rimangano bloccati all’interno dei cancelli delle fabbriche dove sono stati realizzati perchè non ci saranno i Tir sufficienti a trasportarli a destinazione”.
Per mettersi alla guida di un Tir, aggiunge la CGIA di Mestre “è necessario per legge conseguire la patente di guida professionale (CQC) che ha un costo di migliaia e migliaia di euro che scoraggia, in particolare i giovani, a intraprendere questo mestiere”. Guardando al futuro ci saranno sempre meno camionisti “perché molti andranno in pensione e solo una piccola parte sarà sostituita dalle nuove generazioni. Corriamo il rischio che fra meno di un decennio il settore non sia più in grado di soddisfare interamente le richieste di trasporto merci avanzate dai committenti”, conclude la CGIA di Mestre.